Il 7 luglio 2014 si spegneva a Madrid Alfredo Di Stefano, uomo-simbolo del periodo d’oro della squadra di Bernabeu.
Il 4 luglio 1926 a Barracas, uno dei barrios di Buenos Aires, nasceva Alfredo Di Stefano. Il padre era di origini italiane, di Capri.
I primi anni nel River Plate
Entra nelle giovanili del River Plate, dove aveva giocato il padre. Nel 1945 vince il primo titolo argentino, pur giocando una sola gara. Dopo un anno in prestito all’Huracan ritorna ai biancorossi e ottiene un altro campionato.
Il trasferimento ai Millonarios
Nel 1949, dopo essere stato vicino al Torino, passa ai colombiani dei Millonarios. Con la squadra di Bogotà vince tre titoli nazionali, realizzando caterve di gol.
Di Stefano al Real Madrid
Nel 1953 arriva la chiamata dall’Europa: l’asso argentino è conteso da Barcellona e Real Madrid ma, infine, sono i blancos di Bernabeu a aggiudicarselo.
Di Stefano giocherà con la “9” fino al 1964, disputando 396 gare e segnando 308 gol. Il palmares è a dir poco straordinario: 5 Coppe dei Campioni consecutive, 8 campionati spagnoli e una Coppa Intercontinentale, oltre a due Coppe Latina. Con l’ungherese Puskas forma una delle coppie d’attacco più forti che si siano mai viste su un campo di calcio.
Conclusa la carriera di allenatore, siederà in panchina tra Argentina e Spagna: vince un titolo con il River Plate e uno con il Boca Juniors e una Liga a Valencia, che porta al trionfo in Coppa delle Coppe.
Pochi mesi al Real Madrid per vincere una Coppa del Re. E’ scomparso il 7 luglio 2014.